Articolo di prova
Tuttavia, perché voi intendiate da dove sia nato tutto questo errore, di quelli che incolpano il piacere ed esaltano il dolore, io spiegherò tutta la questione, e presenterò le idee espresse dal famoso esploratore della verità, vorrei quasi dire dal costruttore della felicità umana. Nessuno, infatti, detesta, odia, o rifugge il piacere in quanto tale, solo perché è piacere, ma perché grandi sofferenze colpiscono quelli che non sono capaci di raggiungere il piacere attraverso la ragione; e al contrario, non c’è nessuno che ami, insegua, voglia raggiungere il dolore in se stesso, soltanto perché è dolore, ma perché qualche volta accadono situazioni tali per cui attraverso la sofferenza o il dolore si cerca di raggiungere un qualche grande piacere. Concentrandoci su casi di piccola importanza: chi di noi intraprende un esercizio ginnico faticoso, se non per ottenerne un qualche vantaggio? E d’altra parte, chi avrebbe motivo di criticare, colui che desidera provare un piacere, cui non segua nessun fastidio, o coluiche fugge un dolore che non produce nessun piacere?[33] Al contrario, però, noi con indignazione denunciamo e riteniamo meritevoli di odio quelli che, rammolliti e corrotti dai piaceri del momento, a quali dolori e a quali sofferenze andranno incontro, accecati dal desiderio non prevedono, e uguale colpa hanno quelli che abbandonano i propri doveri