Oggi, proseguendo l’attività ispettiva che come Consigliere regionale porto avanti fin dall’inizio della legislatura, ho fatto due visite nelle carceri del Lazio insieme al deputato di Radicali Italiani +Europa Riccardo Magi.
Dopo aver passato la mattinata alla Casa circondariale di Rebibbia, nel pomeriggio siamo stati al carcere Mammagialla di Viterbo, che ho visitato più volte e in cui la situazione è ancora critica da molti punti di vista: sovraffollamento, personale della polizia penitenziaria in forte sottonumero, ma soprattutto enormi difficoltà da parte dei detenuti nell’essere ascoltati e supportati nelle loro esigenze -a partire da quelle di ordine sanitario- e racconti di una vita carceraria difficile, problematica, dura, della quale non ci si spiega né il senso né lo scopo.
Le carceri dovrebbero essere luoghi in cui fornire a chi ha commesso dei reati nuove prospettive e occasioni concrete di riscatto.
Se così non è, se queste finalità non vengono realizzate, esse si trasformano inevitabilmente in non-luoghi, nei quali la vita delle persone è destinata a precipitare sempre più in basso: fabbriche implacabili di nuove sofferenze, di nuovi errori e di nuovi reati.
Il mio impegno, che ritengo una delle priorità del mio lavoro nelle istituzioni, è quello di fare tutto ciò che posso affinché situazioni difficili come quella del Mammagialla vengano affrontate e risolte.
Ne va dello stato di diritto, e perciò della vita di ciascuno di noi.