Questo pomeriggio ho incontrato Ahmad Yousef, membro del consiglio esecutivo della federazione della Siria del Nord, Anwar Muslem, ex sindaco di Kobane, oggi presidente della regione dell’Eufrate, e Yilmaz Orkan, coordinatore dell’ufficio di informazione del Kurdistan in Italia.
Abbiamo parlato a lungo dell’operazione militare nel nord della Siria da parte delle forze armate turche, scelleratamente agevolata dalla ritirata delle forze Usa dal confine turco-siriano: un’operazione che rischia di provocare una catastrofe umanitaria e mette in pericolo non soltanto la sopravvivenza di chi in questi anni ha rappresentato il baluardo più coraggioso ed efficace contro il califfato, ma anche una delle più straordinarie esperienze di democrazia dell’area mediorientale.
Mi sono impegnato, a partire dalla mia postazione istituzionale, a fare tutto quello che potrò per denunciare questa situazione, e per far arrivare la voce dei curdi del Rojava a più persone possibile.

Nessuno lo dice, ma forse la discesa sta frenando
Non vorrei fare la parte del pessimista, ma nel calo dei contagi a cui stiamo assistendo ormai da un mesetto ci sono almeno tre cose